La
stevia appartiene alla famiglia delle Asteracee, alla specie Stevia
Rebaudiana. La pianta si presenta come un arbusto di medie-piccole
dimensioni, originario della zona di confine tra Brasile e Paraguay, la quale è
nota con il nome di ka'ha he'e che significa erba dolce o erba del miele. Tale definizione gli venne conferita
poiché le foglie di questa specie hanno un potere dolcificante di circa 300
volte superiore a quello del saccarosio.
La scoperta della stevia risale a molti anni fa, al 1887, grazie all’operato del naturalista Mosè Santiago Bertoni e si è dovuto attendere fino al 1931 per la caratterizzazione delle sostanze edulcoranti presenti nelle foglie.
I
primi grandi coltivatori di questa pianta furono i giapponesi che la
utilizzavano in sostituzione dei dolcificanti artificiali (ciclammato e
saccarina) i quali erano sospettati di essere cancerogeni.
Oggi
questa pianta è coltivata e consumata in numerosi paesi asiatici (Cina, Corea,
Taiwan, Tailandia e Malesia), in Israele, America e Cile.Attualmente possiamo trovare in commercio la Stevia Rebaudiana sotto forma di:
- foglie fresche o
essiccate;
- foglie tritate in
polvere (20/30 volte più dolci dello zucchero)
- estratto in
polvere (200/300 volte più dolce dello zucchero)
- concentrato
liquido da estrazione acquosa e/o idroalcolica (circa 70 volte più dolce
dello zucchero).
Questo
diffuso additivo alimentare, ormai anche in Italia, è di facile reperibilità
infatti possiamo acquistarlo presso i supermercati, i negozi erboristici, nei
vivai e on-line.
Il
potere dolcificante di questo edulcorante risulta essere di circa 300
volte superiore rispetto a quelle del saccarosio (comune zucchero da tavola) ed è per questo motivo che le
quantità da utilizzare, ad esempio per dolcificare una tisana, sono molto
ridotte.
La quantità
di glucosidi (molecole che conferiscono il sapore dolce) contenuti nelle foglie di questa pianta possono essere differenti
in funzione di diversi fattori:
- condizioni climatiche,
- tipologia del terreno,
- luminosità,
- sistemi di coltivazione, di lavorazione e di immagazzinamento.
- non contiene calorie: il suo utilizzo risulta essere quindi, particolarmente interessante come edulcorante a zero calorie per quei regimi alimentari indirizzati ad una perdita di peso,
- non altera il livello di glucosio nel sangue,
- inibisce la formazione della carie e della placca dentale,
- non contiene ingredienti artificiali,
- può essere usata per cucinare,
- risulta sicura per i malati di fenilchetonuria.
- diabete, comportando una riduzione del valore glicemico, stabilizzandone i valori;
- obesità, viene usata nelle diete alimentari;
- regolarizza la pressione arteriosa;
- indigestioni;
- riduce il livello di colesterolo;
- cura dermatite, eczema, tagli e ferite lievi;
- utilizzabile nei prodotti della cosmesi e nella produzione di dentifricio;
- in ogni settore dell’industria alimentare.
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